Ciao a tutti,

sottoponiamo alla vostra attenzione una nuova impresa del nostro amico Peter Moser raccontataci direttamente da lui:

"Solitamente mi concentro  su progetti in in pareti dolomitiche o su alte montagne. Però in questi mesi è stato un po’ diverso e la mia attenzione è stata attirata da alcuni tiri super storici qui nel mio Trentino .Tiri che hanno cambiato sicuramente l’arrampicata spostando il livello tecnico sempre più avanti. Nel 1987 Roberto Bassi crea e firma nella sua Gola di Toblino un autentico capolavoro fatto di enigmi e tacche quasi inesistenti su una placca tremendamente levigata. La battezza con un nome altrettanto bello chiamandola Futura. Nel 1992 Rolando Larcher nella falesia di Celva compie l’ennesimo passo avanti chiudendo i conti l’arte di salire in alto un altro tiro spietatamente tecnico e complesso.

Mettersi in gioco su questi tiri è gia in se una bellissima soddisfazione. Scoprire i giochi d’equilibrio e venir a capo di ogni movimento non è sempre scontato.  E’ una arrampicata fuori moda complessa fatta di sensazioni forza nelle dita e movimenti aleatori per combattere il peso della gravità. Son tiri mistici in cui la mente deve rimanere a volte estranea e fredda.

In pieno inverno riesco a venir a capo dell’arte di salire in alto con l ‘uscita dritta.

Non sono abituato e non mi piace passare il mio tempo in mezzo alla gente  e cosi trovo il mio nuovo progetto nella gola di Toblino, tana di Roberto Bassi, che causa ancora le temperature rigide ripudia i turisti e climber in questo periodo.

Passo giornate bellissime in questo straordinario canyon fatto di roccia stupenda ed ipertecnica.

Ogni volta appoggio le mani vicino alla scritta FUTURA per stringere la prima presa è una grandissima emozione.

Chiudere questi tiri è stato veramente fantastico! Ora i turisti arrivano e un po’ di magia forse se ne va,ma quel che conta è averla gustata a pieno in compagnia di pochi amici silenziosi.

Non posso far a meno di dire che di sicuro una persona che avrei voluto conoscere magari dietro un bancone di un bar è Roberto ma già il fatto di sentirne parlare per me è un privilegio."

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